Esiste, un disciplinare preciso sulla conservazione del vino, E' risaputo che serve una cantina, un luogo fresco, asciutto e buio. In passato si diceva anche che fosse necessario un silenzio di tomba.. Il frigorifero della cucina, invece, può andar bene solo se parliamo di vini bianchi che debbono esser consumati nel giro di pochi giorni.
L’invecchiamento o la maturazione del vino in bottiglia è qualcosa di misterioso.
La bevanda non contiene conservanti, a parte qualche milligrammo di zolfo, eppure si conserva per anni, a volte decenni, senza deteriorarsi.
Anzi, una lunga conservazione può addirittura migliorarne la qualità, ovviamente nei vini che sono destinati all'invecchiamento.
Ma non si può generalizzare, perché ci sono bottiglie ottime da gustare, anche dopo un centinaio di anni, benchè rare eccezioni.
Nel 2011 fecero un primo esperimento di conservazione del vino nel lago di Leman, vicino al castello di Chillon.
Il tentativo fu un fallimento, a causa dell'acqua entrata nei flaconi.
Fu ripetuto 3 anni dopo e fu un successo.
E fu ripetuto, qualche tempo fa. Un migliaio di bottiglie di Chasselas sono state immerse nel lago ad una profondità di 30 metri, ad una temperatura costante di 12 gradi, un tasso di umidità del 100%, in totale oscurità e un basso tasso di ossigeno.
Il Clos de Chillon 2015 invecchierà solo un pochino, dicono gli esperti in cerca di nuovi metodi di conservazione per un vino che non sa invecchiare bene, già perchè lo Chasselas invecchia male e gli esperti stanno cercando nuovi metodi di conservazione.
Appuntamento quindi sulle rive del lago svizzero di Leman, a maggio 2020 per la "riesumazione" del Chasselas blanc ed ovviamente il tasting sarà d'obbligo.
Wilma Zanelli.
