"Voglio essere all'attacco della cresta Est alle prime luci dell'alba, per cui usciamo dal rifugio alle 4.35.
La fitta nebbia della sera precedente ha lasciato spazio a una notte serena e stellata, ma scura per l'assenza della luna. Il camminare al buio, seppure in un sentiero, è affascinante e personalmente mi proietta in un'altra dimensione. Il non conoscere cosa ci sia a pochi metri da me toglie tante sicurezze e alimenta dubbi e paure che il giorno dissolve immediatamente. Ognuno di noi dovrebbe provare ad avventurarsi in un luogo lontano dalla presenza umana in piena notte per percepire e riconoscere il senso di incertezza che ci pervade quando siamo lontani dalle nostre sicurezze artificiali, che ci fanno sentire forti e tanto spavaldi da non avere più bisogno di un Dio.
Amo pensare durante il cammino notturno perché è un pensiero più prudente e riflessivo e la leggera ansia che mi pervade aumenta la funzione dei sensi e dell'emotività. Poi guardo le stelle e perdendomi nel loro infinito ancora una volta mi faccio guidare da chi ha creato tutto ciò.."
Claudio Bastrentaz
Guida alpina - Alpinista