Da qualche anno è nata la moda d' ingaggiare modelli e modelle per un nuovo modo di fare vetrina.
Forse vi sarà capitato di vedere negozi e famosi brand delle vie più "inn" delle città metropolitane, ospitare nelle vetrine bellissimi manichini viventi, persone che si muovono, fingendo cene, uscite con amici, stando seduti sul divano o distesi nel letto.
Primi esempi di manichini viventi si sono ammirati in Svizzera: erano ragazzi e ragazze normali, che s' improvvisavano modelli per un giorno e passavano qualche ora mezzi svestiti nelle vetrine.
Pensate che in soli due giorni, la fama del negozio svizzero che ospitò un nuovo modo di fare commercio e di aumentare gl'incassi, si era triplicata e le foto della boutique avevano fatto il giro del mondo.
Dopo circa un anno anche l'Italia seguì l’esempio svizzero, sperimentando i manichini viventi, che partì da Belluno, dove due ragazzi e due ragazze immersi in una vetrina bucolica, stavano tra l' altalena color pastello e un pic-nic sull’erba.
Ci fu anche un negozio d' abbigliamento per bambini che ospitava due bimbe vestite di tutto punto, una con tanto di bigodini e casco del parrucchiere.
Qualche giorno dopo fu la volta di Milano e Roma pronti ad accogliere altri manichini viventi che stupivano i passanti, mentre si fermavano a fotografarli e a parlare con loro.
L'idea è divertente. Diverte il proponente, rallegra i clienti e gli stessi modelli che si prestano per qualche ora a fare un piccolo reality senza pretese.
E voi che cosa ne pensate? Intanto guardate queste foto... Anche una camicia da boscaiolo, elegantemente indossata, reinterpretata, acquista bellezza, nuova vita. New luxury style?
Wilma Zanelli