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Bellezza e brevità - Venti di bonaccia 2 parte


Prosegue la piacevolissima my cruise experience sulla Costa Vittoria, raccontata partendo da 2 sostantivi o aggettivi per ogni lettera dell'alfabeto. Oggi siamo alla B. Bellezza e brevità.

"Circondarsi di bellezza e contemplarla raffina i sensi. La bellezza fa bene.." Non ricordo dove ho letto queste frasi, ma col passar degli anni ne sono sempre più convinta. Se è pur vero che la bellezza può esser solo di superficie, oggi, l'esperienza mi porta ad aggiungere che la bruttezza, invece, arriva sino all'osso delle cose, al nucleo.

Filosofia a parte, my cruise experience s'immerge nella bellezza delle cose. Quella dei sorrisi, meno fragorosi di una risata, ma più permanenti. La bellezza della grande quinta del mare che s'abbraccia col cielo e che in mare aperto è totale. Uno spazio scenico tra l'azzurro e il blu a 360°, delimitato dal cielo in altezza e da quinte cerulee laterali.

Onde, increspature, correnti modificano e sfumano l'azzurro, trasformandolo. Il vento, la brezza e le luci naturali dell'alba e del tramonto, poi, creano nuance di colore unico, indescrivibili. 

C'è gente che ha paura di questi grandi spazi aperti, mentre io vi trovo un appagamento, un' energia vitale.  Mi allontano da un gruppetto di miei connazionali con i loro banali discorsi quotidiani farciti di affitti, spread, merende, calcio e pensioni, lamentele di ogni genere, e vado verso prua, a cercare il rumore del mare. "Il più bello dei nostri giorni non lo abbiamo ancora vissuto".  Scrisse Nazim Hikmet e la bellezza scorre davanti agli occhi. Voglio concentrarmi su quella, dato che il bello chiama altro bello. 

Del brutto non so cosa farmene e quando arriva, mi sfiora o s'insidia senza invito, non gli darò il benvenuto. 

Bellezza. Belli gli abiti da sera, quelli di scena del corpo di ballo, belli gl'intrattenitori, gli spettacoli, le esibizioni. Belle le sale, il Teatro, la musica. Belle le suite, le cabine, le attenzioni dedicate ai viaggiatori. 

Bello il tempo scandito dalle mille attività. Belle le sdraio ordinate in modo meticoloso, parallele tra loro con lo sguardo volto verso la piscina e le Iacuzzi all' 11esimo ponte.   

Belle le lucine che s'accendono di notte ad illuminare la nave e le mille bandierine simbolo di una città galleggiante cosmopolita.   

Bello il suono della sirena quando la nave lascia il porto e la pilotina con la sua segnaletica che ci accompagna fuori e dentro i porti. Spettacolari le manovre della cabina di comando che con precisione quasi millimetrica, imbarcano e sbarcano migliaia di viaggiatori curiosi, ogni giorno. 

Bello, spettacolare l'arrivo al porto di alcune navi della compagnia, come un appuntamento concordato da amici a Marsiglia, dove almeno 6000 persone in pochi minuti, invadono pacificamente il porto francese per disperdersi poi nella città, che li inghiotte senza troppa fatica.       

Bella la vita di crociera. E lo hanno capito quelle persone che mi raccontano di essere al tredicesimo viaggio. Una coppia agée francese, invece, è giunta quasi alla duecentesima crociera e viene premiata durante una serata di Gala. Un'altra che sbarca a Marsiglia, mi riferisce d'esser in crociera da 6 mesi, in giro per i mari d'Europa, senza aver mai toccato terra, escludendo le escursioni.  "Belle la vie" . 

 Brevità.

Qui è tutto troppo breve. Il tempo è veloce come cavalli selvaggi difficili da dominare. Le ore, i giorni scorrono inesorabilmente e presto ci si trova sulla banchina, piccoli piccoli a cospetto della bianca nave, a fianco delle proprie stropicciate valigie. Breve e inteso e già qualcuno inizia a programmare un'altra crociera, un'altra rotta.  La vita da crocierista crea una dipendenza, simile a quella del "Mal d'Africa". 

C'è voglia di trovare altre emozioni, di respirare aria salmastra, voglia d'allegria, di divertimento o di scovare, come si fa dal rigattiere, nuovi arredi per la  propria vita, nuovi spunti per scrivere un libro, per dipingere un quadro, stimoli per nuovi business o per ritrovare quel desiderio vergato che affidammo, da piccoli, in una bottiglia, alle cure del mare.   

                                                                                                                          Venti di bonaccia - 2 parte

                                                                                                                           Mon captain 

     


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