I primi 20 giorni di gennaio ci portano nuovi lettori del magazine provenienti da due zone del mondo diverse tra loro: Israele ed Uzbekistan, distanti geograficamente oltre 4.000 chilometri.
Vediamo qualche dettaglio dei due paesi, sotto il profilo turistico ed enogastronomico.
Israele offre un ventaglio di proposte turistiche molto vasto: siti storici e religiosi, stabilimenti balneari, archeologia.
Basti pensare che lo Stato possiede il maggior numero di musei pro capite al mondo.
Notissimo sia per il valore religioso che quello storico, è il "muro del Pianto" e le rovine di 'Masada', a cui ogni viaggiatore non riesce a rinunciare.
La città più visitata è Gerusalemme con il monte degli Ulivi, il Getzemani, il Golgota, la città di David (luoghi notissimi a tutti i cristiani sin dalla tenera età). E poi Tel Aviv, il Mar Morto, Betlemme (dove nacque Gesù) e Nazareth (dove visse Gesù da piccolo).
L'Uzbekistan è nota per le sue città storiche come Samarcanda, Bukhara e Khiva, meravigliosi gioielli architettonici.
Inoltre lo Stato è percorso dalla storica "via della seta" con le moschee ed i bazar coloratissimi e confusionari.
Nei dintorni di Urgench ci sono poi gli antichi castelli diroccati e le zone desertiche. Degno di nota, per i viaggiatori più coraggiosi, è il lago salato Aral.
Ed ora una nota gastronomica per i foodies: in Uzbekistan si mangiano i samsa, ovvero dei panzerotti di pasta ripieni di carne o verdura, mentre viaggiare in Israele significa trovare una miriade di tradizioni culinarie: piatti etnici, prelibatezze gourmet, street food.
Volete frequentare i posti Vip trendy del momento? A Tel Aviv prenotate un tavolo in uno dei ristoranti del rinomato chef Eyal Shani, giudice del programma Master Chef israeliano.
Ottima cucina e musica.
Wilma Zanelli