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A tavola rieducando il palato. La regola delle due erre.


La regola delle due erre: resettare e ricominciare, anche a tavola. 

In questi tempi convulsi in cui si parla di “regressione” economica e sociale, un pensiero va all’impoverimento dell’uomo, in ogni sua forma.Anche i cinque sensi, che sono mezzi per comunicare e avere sensazioni, si sono impoveriti. Primo fra tutti il gusto.

Colpa forse della tecnologia, che manipola tutto, trasformando il cibo e globalizzando anche i palati.Come comprenderlo?

Basta guardarsi attorno ed ascoltare. Ci sono persone che a tavola si lamentano perché il pesce sa “di pesce” e la carne ha un sapore troppo “di carne” e questo è il cattivo segno di dannose abitudini alimentari. Molti consumatori, la massa, non se ne rende conto ed è convinta di saper mangiare, di saper cucinare, di riconoscere gli alimenti, altri, un numero sicuramente più ridotto di persone è più attento, più consapevole e cerca di rieducarsi.

Spesso ci viene chiesto come si possa allenare il palato.

La risposta è semplice: cominciando da piccoli nella palestra dei sapori di casa, con le ricette della mamma, nella semplicità dei gusti antichi. Come bambini alla riscoperta del dolce, dell’amaro, del sapido o dell’acidulo. Ma se anche le ricette della famiglia non sono più riproducibili perché gl’ingredienti hanno altri sapori, allora occorre la regola delle 2 erre.

Resettare e ricominciare con gli odori e i sapori. Rieducare il palato. L’allenamento deve avvenire ogni giorno, in ogni luogo. Si deve fare un’analisi critica, ma corretta, abbattendo i preconcetti, cercando di esser curiosi di sapori nuovi.

Educarsi al gusto che non significa conoscere ricette e seguire programmi tv in cui si parla di farina, di grammature e di marmellate. Riconoscere i sapori in una minestra, gli elementi che compongono una zuppa, facendo un viaggio virtuoso di bocca in bocca, lasciandoci sedurre dal cibo.

Ci sono luoghi nati per questo in cui si diventa attori a tavola, ci sono cuochi e chef che sapranno prenderci per mano insegnandoci cose nuove. Ma prima bisogna resettare e ricominciare.

                                                                                                                                             Wilma Zanelli (ci vediamo in webcam 4° lezione) 



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