Il nostro magazine Luxury Food and Job, in questo momento di restrizioni, riposi forzati, precauzioni contro il contagio Covid 19 e limitazioni alla mobilità, registra un aumento del numero dei lettori. Al dodicesimo posto di questo report settimanale #iorestoacasa, troviamo la Norvegia.
Questo paese con i suoi fiordi, la natura ed i suoi spazi immensi, un tempo terra di Vichinghi, oggi una delle nazioni più ricche al mondo, è un'altra perla da visitare.
Che cosa conosciamo della cultura gastronomica dei paesi scandinavi?
Julskinka, tilslørte bondepiker e pinnekjøtt… sono piatti sostanziosi dai nomi impronunciabili, che qualcuno di voi avrà avuto la fortuna di gustare.
Sappiamo che per anni la cucina scandinava non ha affascinato molto; le credenze popolari facevano pensare a piatti di solo salmone, patate e radici varie, cosa in parte vera, visto che parliamo di terre fredde in cui le produzioni agricole non sono così varie come nel Mediterraneo.
Però non ha impedito alla curiosità dei palati più esigenti, di trasformare i piatti scandinavi in elementi molto trendy e ricercati, in Italia e nel resto del mondo.
Infatti, ricordiamo che uno tra i migliori ristoranti al mondo è a Copenaghen, meta di luxury foodies, chef e ristoratori alla ricerca di food emotions.
Iniziamo questo tour nella gastronomia nordica della Norvegia, dove non sarà difficile viaggiando, vedere appesi file e file di merluzzi ad essicare al vento ed al sole. Questo stoccafisso, Il lutefisk, preparato con particolari tecniche, è il migliore stoccafisso al mondo.
In Svezia invece troverete le köttbullar ovvero polpette accompagnate da gräddsås, una salsa alla panna e lingonsylt marmellata di mirtilli rossi.
Poi le classiche e tradizionali zuppe con salmone, patate e pomodoro e una sorta di spezzatino chiamato pyttipanna.
E se sarete invitati al fika, in una bella casa di campagna rivestita in legno, col classico color rosso falun, accettate. E' una pausa caffè più "approfondita" dove non possono mancare i kanelbullar, gustose girelle con burro zucchero e cannella.
Wilma Zanelli
