“Turismo lento”, è lo “slow tourism”, nuovo approccio di vacanza, che privilegia le attività legate alla natura, al rispetto del paesaggio, dell'ambiente, grazie a percorsi naturalistici all'interno di parchi e oasi verdi, gite in bicicletta o sui fiumi con canoe.
Un turismo che vuole conoscere il territorio senza consumarlo o sfruttarlo, insomma con basso impatto ambientale, che utilizza la bici, il cavallo, la barca, la carrozza, le proprie gambe per visitare luoghi meno frequentati, ad esempio i tanti borghi d'Italia.
Lo "slow tourism" offre anche itinerari golosi: con percorsi tra le eccellenze dell'enogastronomia a chilometro zero.
Il concetto della vacanza, sopratutto per un target di giovani trentenni e quarantenni, può tradursi con questa frase: "Godere un po' di sano e dolce far niente, gettando via orologi, smartphone, tablet, pc".
Una svolta green che alimenta un business attento ed aiuta le economie locali.
Wilma Zanelli