A chi non piace Parigi. La cosiddetta ville lumiere, che fa da tempo immemore, l'occhiolino ai tanti visitatori, con la sua bellezza, il fascino evergreen, la sua frenesia, la trasgressione ...
E che dire di quella parte lontana da itinerari più frequentati, ma più romantica e suggestiva che, a Montmartre dalla piazza della Basilica, a piedi, o col trenino, porta nel lato più a nord, fino ad un bistrot che conserva intatto il suo fascino antico.
“Au Lapin agile“ intorno al '900 diventa il locale d' incontro di scultori, scrittori, musicisti, pittori allora sconosciuti come Picasso, Utrillo, Braque, Modigliani, che poi en plein air, nella Place du Tertre, a ridosso della chiesa del Sacro Cuore, aprivano i cavalletti e si mettevano a dipingere.
Una scena che ancor oggi possiamo ammirare, incontrando pittori, disegnatori e ritrattisti, di cui probabilmente non parlerà la storia di domani, pronti a vendere con pochi tratti di matita la nostra caricatura o una silhouette ritagliata del nostro profilo.
Ma torniamo al cabaret "Il Lapin Agile" facilmente riconoscibile, poichè sulla facciata vi è dipinto dal 1875, per mano di Andrè Gill, il celebre coniglio che salta, da una salsiera con una bottiglia di vino in mano.
In questo locale, una bella costruzione ad un piano, con le persiane alle finestre, si respira un' atmosfera piacevolmente retrò.
Si fa cabaret e il cibo passa in secondo piano, infatti, c'è una frase riportata anche nella presentazione del locale che dice: "Tutte le sere dalle 21 all'una, salvo il lunedì, spettacolo con bevanda inclusa a 28 euro a persona."
E aggiunge: "Non si pranza (difficile fare due cose alla volta). Nous c'est le spectacle boisson. Il y a plein de restaurant aux alentours. Mangez un petit bout avant de venir".
Cioè, qui au Lapin Agile, c'è lo spettacolo della bevanda. Intorno è pieno di ristoranti, mangiate un po' prima di venire..."
Wilma Zanelli