Racconigi. Il paese si raccoglie tutto intorno al suo castello reale, bella residenza sabauda ricca di fascino e storia, sui cui tetti non è insolito, oggi, veder riposare le cicogne, che proprio a 2 km dal paese, hanno la loro riserva naturale.
In quello che un tempo si chiamava il "Borg d' le piole", si presenta una realtà ristorativa interessante, che per noi, nell'inarrestabile ricerca del "Gusto Italiano" e di giovani talenti, è stata una scoperta piacevole. Essendo, il progetto di un giovane Alberto, cerchiamo, come sempre, di segnalarlo ai tanti foodies che ci leggono da tutto il mondo.
Il progetto si presenta bene. A partire dal sito web recente ed aggiornato che offre ogni informazione, menù e prezzi compresi, il locale di Alberto (giovane chef) e Gabriele (maitre), è moderno, white/green, pieno di lampadari a soffitto.
Il menù è piuttosto calibrato, con una connotazione piemontese che dimostra una certa ricerca dei prodotti del territorio. Menù essenziale nella sua presentazione grafica, fors'anche spartano, offre un piccolo numero di portate, elemento apprezzabile, rispetto a certi menù lunghi, interi fogli A4 e segno che la sua variazione sarà frequente e quindi sempre appetibile.
La lista vini non l'ho esaminata, poichè la mia specifica richiesta è stata esaudita subito, al volo, con un fresco Erbaluce.
Ed ora entriamo nel vivo. Ciò che abbiamo gustato ci è piaciuto. Bella presentazione nell'impiatto, giusti tempi d'attesa, giuste cotture, giuste attenzioni anche da parte del maitre di sala gentile e cordiale.
Eccovi alcuni piatti tratti dal menù classico piemontese: insalata russa, battuta di carne al coltello, tajarin al ragù di vitello e bunet. E poi: tuorlo croccante,fonduta e pane di segale, sformatino di porri con crema di acciughe, plin vegetariani al burro, risotto rape rosse e gorgonzola. Tra i dessert non poteva mancare il tiramisù e la torta di nocciola con zabaione.
Altro punto di forza, dato che non è così facile trovare lo zabaione tra i dessert al ristorante e ne comprendiamo il motivo.
Son certa che di questo giovane Chef cuneese sentiremo parlare in futuro. Per S. Valentino, mi piacerebbe vedere, il locale, la sera, con luci più soffuse e candele ai tavoli. Una romanticheria che attira la clientela femminile, come piccoli fiori sul tavolo, sempre anche ad agosto.
Wilma Zanelli