A Leopoli un occhio sensibile e delicato potrà riconoscere l'imprinting del Made in Italy. La città richiama cose della nostra penisola. Infatti è anche definita Piemonte Ucraino e Firenze dell'est. Il Teatro Nazionale dell'Opera ha nel suo foyer un tavolo in marmo bianco dedicato a Giovanni Paolo II e sul palco si sono esibiti già ad inizio secolo scorso due italiani: Gemma Bellincioni soprano monzese e il baritono romano Mattia Battistini. La Black House o Ubaldini House della famiglia fiorentina Ubaldini, famiglia borghese di commercianti e banchieri, si fa ammirare in Piazza del Mercato. Ma non è tutto.
La casa Ex Venezia Massarivka, sempre in Piazza Mercato fu commissionata dal Console di Venezia e dal proprietario Antonio Massari. Anche l'architetto che l'ha progettata, Paolo Romano, era italiano. Noterete sulla casa, lo stemma della Repubblica di Venezia e una scritta in latino.
L'elenco del Made in Italy prosegue nel Palazzo Potocki che, nel suo interno, vanta decori scultorei del professor Leonard Marconi. A Leopoli nasce Enrico Tullio Liebman da una famiglia triestina. Tullio è stato giurista e docente. Altro big della storia, italiano a Lviv, fu Pasqualino De Santis. Direttore di fotografia, vincitore di grandi premi internazionali, come il David di Donatello.
Italianità: il valore dei dettagli.
Wilma Zanelli