..... Quella era una giornata strana ed inquieta anche per gli altri valligiani. La pioggia si era trasformata in fiocchi di neve e in poco tempo questa, anticipando l'inverno, cominciò a cadere come se dovesse sommergere o sotterrare ogni cosa di quel piccolo mondo: paesaggi, animali e persone. Non c'era altro che neve bianchissima, che nel giro di 36 ore paralizzò la vita di tutti. Sergio accoccolato sul suo canapè bianco si tolse gli occhiali e con gl'indici delle dita si massaggiò le tempie. In fondo all'anima attendeva un avvenimento. Non sapeva cosa, quale avvenimento aspettasse, ma ogni mattima continuava a sperare che quel giorno sarebbe venuto e stava in ascolto. Uscì in fondo al giardino e si fermò vicino ad una staccionata guardando a nord la vista sulla Rocca Bianca. Splendida. Mai si sarebbe stancato di guardarla. E poi rimirò la sua montagna. Il suo rifugio simile ad una donna senza pretese che t'accoglie ogni volta che hai voglia di lei, un'amante che ti travolge e ti trascina, un'amica pacata che t'ascolta quando ti senti smarrito. Per Sergio la montagna era il suo grande amore. Non s'era mai innamorato d'altro in modo così intenso e sensuale. Nemmeno d'una donna. Ma esisteva una donna? Inorridì al pensiero e si lasciò trascinare dai ricordi, li seguì verso quella casa. 

Salì i 7 gradini che portano all'entrata. La porta si aprì. ..Nel lato oscuro dei suoi ricordi c'erano avvenimenti che bisognava lasciare indisturbati, chiusi in un baule col coperchio abbassato. 

E quel mattino i pensieri si persero nel ricordo. 

Neanche Laura riuscì a fermarli. Fu così che due persone sconosciute si trovarono l'una di fronte all'altra. Si guardarono incuriositi. Lui dall'aspetto ruvido, un po' tenebroso con due bellissimi occhi azzurri solcati da strisce di nuvole bianche, che lei, appena vide, riconobbe. E capì.

Si avvicinarono, entrambi turbati e presero ad ammirare il cielo, dicendo frasi assolutamente insignificanti: "Dove sta andando?" chiese infine Sergio a quella ragazza che ricordava tanto una vecchia storia.  

Un rumore giunse da lontano, molto in alto, lassù tra le nuvole. Entrambi guardarono in direzione Viso Mozzo. Nulla di visibile. 

"Dalla parte dei desideri. Sono l'unica cosa vera. Se stiamo con loro ci salveremo" disse sottovoce. 

Sergio non sentì, poichè un frastuono, simile a quello di un motore d' aereo a bassa quota,  coprì ogni sussurro, ogni parola, ogni sospiro. 

"Stava dicendo?" "Scendo giù verso casa mia" "Allora faremo un pezzo di strada insieme, se permette" concluse lui.

Laura annuì. Già sapeva che quel cammino sarebbe durato a lungo. Accidentato e faticoso come scalare una vetta ed accorgersi che il viaggio prosegue, tra invito e sfida, diretto verso la dolcezza dei desideri, profonda seduzione che riempie i sogni più arditi. 

                                                                                                                 Wilma Zanelli - Anno 1999