In questi giorni di festa in cui il 50% o forse di più della popolazione è concentrata a trovare soluzioni sul come trascorrere le proprie vacanze, sacrosanti giorni di festa, rivolgiamo un giusto pensiero a coloro che invece, saranno dannatamente impegnati a fare in modo che la nostra vacanza, la nostra serata, il Gran Cenone si svolga nel migliore dei modi.
E mi riferisco alla schiera di camerieri, maggiordomi, accompagnatori, croupiers, maestri di sci, massaggiatori, baristi, sommelier, lavapiatti, runner, sous chef, Executive Chef, parrucchieri, cameriere ai piani, estetiste dei centri Benessere, giornalisti, presentatori, d.j , cantanti, musicisti, attori di teatro, fotogografi, reporter, ballerini, intrattenitori, guide turistiche, elicotteristi, addetti alle piste invernali, agli addetti alla sicurezza e le tante maestranze, compresi gli spazzaneve, che faranno in modo di far funzionare al meglio il gran carrozzone dei divertimenti.
Senza dimenticare i tanti volontari del Soccorso Alpino, i medici ed infermieri dei Pronto Soccorso, le Forze Armate, gli autisti delle Ferrovie, i piloti di aerei, i capitani e il personale delle navi... insomma l'altro mondo in movimento, chiediamo scusa se abbiamo dimenticato qualche mestiere, categorie di lavoratori che accompagneranno col loro lavoro, chi cercherà di divertirsi serenamente.
Di questi tempi, il sacrificio insito nei mestieri legati alla ristorazione, al turismo, ai trasporti, alla salute, al bien-etre, dove le feste non si festeggiano, o meglio, si festeggiano lavorando, assumono un significato più profondo.
Tutto aiuta a far girare l’economia, aiuta a riempire la cassa a fine giornata, a fornire lavoro ad altra gente, a pagare i salari.
E allora ben vengano le feste che aiutino a risollevare la nostra piccola Italia sempre più violentata da cattive gestioni e pessimi direttori d'orchestra.
Auguri dalla nostra redazione a tutto il mondo della ristorazione e a tutti coloro che ancora si emozionano al pensiero di un nuovo giovane anno che bussa alla porta della propria vita.
Wilma Zanelli
