Sono passati ormai una quindicina di anni, quando lo "slow style" parlava di "Winter Bbq" sulle piste da sci. Una moda, ormai consolidata, di fare barbecue anche nei mesi invernali. I più pigri o amanti della comodità scelgono una confortevole baita con il barbecue sul camino, mentre una piccola fetta di giovani impavidi ogni anno organizza, con grill portatile, legna in spalle, una grigliata sulla neve, immersa nello straordinario panorama della natura, del silenzio, della pace. 

Salciccia,spiedini, hamburger di maiale con qualche fetta di polenta (preparata in anticipo) sono nel menù più tipico. Il tutto innaffiato con un bicchiere di rosso che per alcuni, a quelle temperature,diventa già troppo freddo.  

Ma non mancano le variazioni sul tema. Lo spunto di raccontarle ce le offre il nostro connazionale che ci legge e vive nei paesi del nord Europa. C'è chi si spinge in territori tra i -10° e -20°dove si può pescare (facendo però un foro con la motosega nel ghiaccio del lago) e chi, organizza la sfida tra grillers più estrema d'Italia. Nel 2016, ad esempio, è partita la prima tappa del W.E.S.T.  Il week end tra carnivori nel sud Tirolo con temperature a -20°, in condizioni di lavoro proibitive, 4 preparazioni di carne e mezz'ora di sole al giorno. 

9 i paesi sfidanti e 90 barbecue attivi. 

Guardando oltralpe, anche i cugini francesi propongono esperienze di winter Bbq. Ad Isola 2000 (territorio italiano sino al 1947) nelle Alpi Marittime, si organizzano passeggiate con le ciaspole e si chiude con la grigliata. 

La stazione di sport invernali, attorno ad un fuoco, preparato scavando una buca nella neve, propone ai suoi ospiti i pérugines, ovvero bocconcini di salsiccia e toma di mucca.  

Ovunque voi siate, ci raccomandiamo di non strafare: pasti veloci, un vin brulè e poi, sci o ciaspole ai piedi, ritornate alla base, mandandoci un selfie.    

                                                                                                                      Wilma Zanelli