Uscita a maggio 2024 la guida turistica "Teramo why not?" edita da Gusto Italiano /Італійський смак, in doppio formato ebook e paper book, sta facendo il giro di presentazioni e firmacopie con "Sorseggialibri" evento privato, che offre anche, in mezzo a notizie, informazioni utili, curiosità, serate su invito degustazioni e tasting di prodotti locali.
L'idea, apprezzata da tutti, compresi i food lovers, presenta nel dettaglio tutti i comuni del teramano. 47 per la precisione, da quello più grande, capoluogo di provincia, con 51.000 abitanti e più, a Pietracamela, il più piccolo, con 200 anime. Da quello a vocazione più turistica, a quelli ricchi di manifestazioni religiose che inseguono santi e miracoli, facendo l'occhiolino a prelibatezze gastronomiche.
E poi ci sono i comuni contrassegnati dalle varie bandiere: gialla, lilla, verde e blu, per citare quelli entrati nel Club dei “Borghi più belli d’Italia”, sino alle località che ospitano le famose Big Bench, passando tra i “Borghi autentici d’Italia”. E curiosando, curiosando si trovano i "Luoghi del cuore Fai", le “Strade del vino” e il “Percorso delle Abbazie”.
Tutti motivi per preparare la valigia e mettersi in viaggio, cercando tra i suggerimenti degli autori Wilma Zanelli e Andrea Busso, anche i " Piccoli Comuni Amici" nati per valorizzare le eccellenze dei Comuni con meno di 5.000 abitanti ed i tanti luoghi che meritano un selfie, per angoli di paradiso dove è facile ritrovare un po’ se stessi, alla ricerca del Genius Loci.
Tra i lettori della guida, questa settimana, troviamo, nel torinese, anche la signora Laura (segretaria in pensione) e suo marito Vittorio (ex dirigente Fiat), la cui famiglia d'origine era di Teramo. Mamma Maria, classe 1909, viveva a Giulianova.
Nello sfogliare la guida, il signor Vittorio, lettore attento, confessa di ritrovare con piacere, molti luoghi della sua infanzia, che rammentano anche le vacanze d' antan, con la famiglia al mare a Tortoreto, uno dei lidi abruzzesi più frequentati, nonchè alcuni piatti della tradizione, che mamma Maria, trasferitasi poi in Piemonte, cucinava ad ogni occasione.
Ferruccio
