La cucina di Max Masuelli è tradizional-innovativa regionale e geograficamente la collochiamo tra il Piemonte e Milano.
"In gastronomia non c'è nulla da inventare, oggi possiamo solo cercare nuove conoscenze della materia prima, sfruttandola al meglio, trasformandola."
Ed in quest'ottica nella Trattoria Masuelli si affiancano proposte interessanti come il tonno di coniglio, di cui lo stesso chef ci ha fatto dono nella rubrica "Stylist kitchen" e poi insalatina novella e salvia fritta, vitello tonnato, polvere di capperi e cialda di grano duro o la vellutata di ceci, coda di gambero, concassé di pomodoro ed Evo,
crema di mascarpone lodigiano e lingue di gatto .
E nella ricerca della "cultura del cibo", lo stesso chef propone ai suoi fortunati clienti, elementi di qualità che nel menù, subito saltano all'occhio: "cotoletta alla milanese con l’osso, risotto allo zafferano fatto ‘come si deve’ a cui anche il magazine Monocle ha dedicato un pezzo, pasta e fagioli ‘con il cucchiaio in piede’, cardo gobbo di Nizza Monferrato con fonduta Raschera. Polenta di mais otto file macinata a pietra."
Uno chef de cuisine, però moderno, che ai nostri occhi e di chi lo conosce, diventa anche un divulgatore: "Però mi sento cuoco, risponde "e non ho un bel rapporto con videocamere e tempi televisivi".
Invitato a raccontare ai giovani studenti, la professione, non lesina consigli :"Meno tv, serve più insegnamento, tenendo ben presente che il nostro mestiere chiede tanto sacrificio. Spesso l'annullamento di rapporti interpersonali."
Un cuoco che, come centinaia di altri cuochi, occupato sempre a curare le celle frigo del proprio ristorante, aprendo il frigorifero di casa, lo trova tristemente vuoto.
Se entrare un po' nella vita dello Chef Masuelli vi ha incuriosito e vorreste conoscerlo, sappiate che potrete trovare la sua cucina Temporary all'Eataly di Firenze dal 10 al 30 giugno, a Torino dal 14 al 31 luglio e a Milano dal 11 al 20 settembre.
Confermeremo, in prossimità, le date fissate.
Wilma Zanelli