Souad Sbai nasce in Marocco dove poi conobbe il marito, ingegnere catanese, che lì lavorava per una società.
A 19 anni si trasferisce prima a Milano poi a Roma, dove si laurea all ' Università degli studi "La Sapienza ". Nel 2005 consegue il dottorato di ricerca di alta formazione europea e del Mediterraneo con la tesi " Diritti delle donne e associazionismo femminile nei paesi del Negheb ".
La carriera giornalistica di Souad inizia come inviata speciale della rivista marocchina "Urbain rurale ", poi responsabile delle relazioni pubbliche del mensile "Oltre", ed opinionista dei quotidiani " Avvenire" e "Occidente ".
Nel 2004 al 2005 è collaboratrice nel programma tv di Rai Educational sull'immigrazione ' Un mondo a colori ".
Souad, da sempre sostenitrice della battaglia contro la violenza sulle donne, combatte per dare voce a tutte coloro che subiscono violenza sia fisica che psicologica e che sono sacrificate sull'altare delle tradizioni . Ha combattuto contro l'integralismo Islamico, che limita soprattutto i diritti e la libertà femminile, scrivendo diversi libri, manifestando apertamente il suo pensiero e mettendo a repentaglio la propria vita.
Nel 2005 è stata chiamata a fare parte della consulta per l'Islam Italiano, presso il " Ministero dell'Interno ".
L'instancabile condottiera Souad è promotrice del " Centro culturale Averroe" a Roma e caporedattore di due portali in lingua araba e italiana.
DA alcuni anni fa parte dell'osservatorio contro la violenza sulle donne presso la regione Lazio ed è membro del Comitato scientifico dell'associazione " Aster Academy International ".
Nonostante gl' impegni, Souad non manca di raggiungere di tanto in tanto Catania, l'amata terra del marito, per dedicare tempo alla famiglia e agli amici. Souad, che apprezza la bellezza catanese e la solarità della gente, quando definisce il suo orientamento religioso, si esprime con fermezza: " Sono una musulmana laica, quando ero in Marocco andavo in spiaggia in costume, anche i miei genitori erano musulmani laici. Ho sempre cercato di occuparmi dei diritti delle donne, denunciando sorprusi, violenze, a favore di donne occidentali o musulmane."
La donna coraggio si è scagliata sempre contro il radicalismo islamico. Nel 2008 è stata eletta deputato della Repubblica Italiana, anche se prima della fine del mandato, ha abbandonato il Parlamento.
Molti sono i riconoscimenti per le sue battaglie dedicate ai diritti fondamentali della donna.
Attualmente sta lavorando con il Governo, a un progetto ambizioso ed unico in Europa sulla radicalizzazione.
corrispondente Mariella Buono Madein Sicily
buono@luxuryfoodandjob.com
Nelle foto Souad con Maria Cucinotta e il nigeriano Toni Iwobi responsabile del Dipartimento di sicurezza ed immigrazione