A conclusione di "Cibo nostrum" tenutosi a Taormina dall' 11 al 13 giugno, Massimo Savoja dell'Unione regionale cuochi siciliani, si ritiene soddisfatto per avere presentato le sue specialità, e la "Spina Santa", ricetta del 1916, di alcune monache benedettine di Caltanisetta.
"Sono stati tre giorni di successo della cucina Italiana, lo hanno confermato i 20 mila visitatori presenti all'evento gia' alla VI edizione. 150 cuochi provenienti da tutta Italia, 90 aziende agroalimentari e 50 cantine tra le più importanti della Sicilia.
Dobbiamo ringraziare la federazione Italiana Cuochi ed il presidente Rocco Pozzulo, che ha organizzato l'evento ".
Massimo SAvoja, tesoriere dell'Unione cuochi siciliani, durante l'intervista cita anche il presidente Domenico Privitera, che collabora attivamente con la FIC, che in questo raduno di chef stellati e non, unisce tutti con un' unica finalità: presentare le eccellenze gastronomiche.
"In questa kermesse," prosegue Savoja "di odori e profumi, raccontavamo la storia della cucina Italiana. Quest'anno accompagnata da degustazioni di vino delle più prestigiose cantine siciliane . Ho avuto modo di conoscere chef noti come Alessandro Circiello noto personaggio Rai, Fabio Tacchella, Pietro D'Agostino e Ciccio Sultano. Mi sarebbe piaciuto conoscere tutti ma era impossibile ".
Il giovane Savoja quest'anno s' è dedicato alle persone celiache, presentando un Gluten Free di panella nera ai sapori della valle " Du Bilici " e arancini al pesto nisseno, specialità apprezzatissime. "In un'ora e trenta" dice soddisfatto "ho preparato 350 piatti ".
Cibo Nostrum" organizzato per beneficenza, il cui ricavato è stato donato per la ricerca del morbo di Parkinson, ha presentato al pubblico anche un nuovo dolce della Pasqua nissena, la "Spina Santa".
Gateau, che ha una storia molto particolare, riferisce il Tesoriere, che ci regala generosamente la ricetta " Questa apparteneva alle monache benedettine di Caltanissetta, che nel 1916 hanno lasciato ad alcune converse, finendo poi tra le mani dello chef nisseno Lillo Defraia che, nel prepararla, si è attenuto scrupolosamente ad ogni ingrediente.
Biscotto con farina di grano locale e mandorla addolcita con zucchero e miele, lavorato con albume e aromatizzato con scorza di limone grattugiato.
Confettura di gelsi e cotognata per il ripieno e cioccolata fondente per la punta della spina".
Mariella Buono corrispondente "Made in Sicily"
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