Il menù turistico comincia a diventare un'ossessione.
Lo si trova nelle periferie di città di provincia che vedono una cinquantina di turisti in tutto l'anno.
Lo si trova nei paesi delle piccole campagne che non hanno neanche un albergo a 2 stelle o un solitario affittacamere...
Di questo termine e questa finalità per cui il menù turistico è nato, se ne abusa spesso.
In teoria dovrebbe trovarsi principalmente nei locali di città d’arte, di pellegrinaggio e turistiche.
Un prodotto a prezzo fisso, non più di quattro portate fatto con ingredienti freschi, semplici e cotture veloci.
Non fatecelo più trovare nella periferia di una città dormitorio del nord Italia, nè confuso e contaminato da menù del giorno e quello express. Ad ognuno il suo.
Wilma Zanelli
