In attesa delle finali del Bocuse d'Or Italia, riascoltiamo le parole dello stesso Presidente, il tristellato Enrico Crippa, che descrive la nascita dell'Accademia e il significato del Premio stesso: " Bocuse d'Or è il Concorso per chi fa il cuoco, per chi viaggia nelle cucine, per chi attraversa i ristoranti e mette le mani in pasta. Vincere il Premio già come orgoglio personale è cosa grandissima, che ti cambia la vita.
Quest'anno abbiamo deciso di partire dalla città di Alba, in quanto è un luogo che può dire la sua, visto che possiede sul suo territorio, tutti i più grandi ingredienti. La finale europea sarà a Torino, altra città piemontese. Giochiamo in casa ed è un'occasione che non possiamo perdere".
La convinzione dello Chef Crippa, è contagiosa e conoscendo la sua felice ascesa nel campo della ristorazione, in cui la sua cucina è oggi, alla 15esima posizione tra i migliori ristoranti al Mondo, mentre l'Academie Internationale de la Gastronomie, lo ha nominato miglior chef mondiale, c'è la convinzione che il "Bocuse d'Or" sarà un valore aggiunto in una terra che attira sempre grandi consensi e che potrebbe, finalmente, avvicinarsi anche al podio Bocuse.
Infatti l'Italia pur avendo potenzialmente tanti numeri a favore, dai prodotti alla bio diversità, non ha mai raggiunto il podio e la nascita dell'Accademia a supporto degli chef partecipanti è un'idea vincente.
"Abbiamo ricreato lo stesso box, lo studio, con le stesse dimensioni di quello di Lione per permettere ai partecipanti di studiare, d' applicarsi, ed io voglio riuscire a portare l'Italia in alto, il più possibile, perchè l'Italia se lo merita".
Sono parole pregne di grandi aspettative e non possono che riempire d'orgoglio e di speranza tutti i partecipanti. Avendo a fianco un uomo come Enrico Crippa si è già a metà dell'opera.
Wilma Zanelli