" Oltre ai dolci mangiavo volentier solo la midolla del pane e il parmigiano, ma esclusivamente a tocchetti, grattuggiato, tutt'ora mi fa senso. A merenda pane, burro e marmellata... All'asilo l'odore del minestrone di riso acido e puntuto come i baffetti delle suore, mi provocò una ripulsa immediata. Per nutririmi mi ciucciavo il fiocco del grembiulino".
Così Antonio Ricci, che con le sue trasmissioni ha scritto la storia della tv, da "FAntastico" a "Paperissima" a "Striscia la notizia" raccontava il rapporto col cibo a Carla SAcchi Ferrero della Blu Edizioni, per un vecchio progetto, del 2007, legato alla Fondazione Banco Alimentare.
"Non riesco a mangiare il cibo che sia riconducibile a una forma animale. Posso addentare il culatello, ma solo perchè il culatello è una chiappa. Ho idea che al maiale ne taglino una fetta, ma poi ricresca. Neanche il coniglio mangio, il pollo e il piccione. Ho teorizzato che posso vivere con un pomodoro e questo mi fa sentire libero".
Questo il rapporto della cucina, dell'educazione alimentare del produttore, Antonio Ricci che, nel raccontare la ricetta del cuore, suggeriva ai lettori un primo piatto composto da: linguine con tonno, capperi, olive e pecorino al profumo di limone.
Wilma Zanell