"Aiutateci a difendere l'avamposto d'Europa" è quello che ripete a gran voce, nonostante le continue interruzioni telefoniche, Andrea Busso, il torinese, da Sumy. "Non parlo di aiuti di generi di prima necessità, nè aiuti per chi per chi vuole scappare... Qui la gente è al suo posto. Qui la gente resiste, ma servono aiuti, per difendere il territorio, altrimenti tra una settimana crolleremo. C'è una bufera di neve, fa freddo, manca l'elettricità. Quello che state inviando dall'Europa, arriverà al confine, in Polonia, ma qui non riuscirà ad arrivare. Non possono arrivare prodotti, medicinali, perchè ci sono i check point russi che sparano sulle persone. Siamo a 200 chilometri circa, via aria, dalla grande centrale nucleare. Se salta, salta l'Europa. Abbiamo bisogno di aiuto, di uomini, siamo soli. Ci sono solo i civili a combattere... Qui c'è l'autarchia. Aiutateci.".
La comunicazione di nuovo s'interrompe. Restiamo sul filo del rasoio, sino alla prossima notizia. Noi, della sua redazione, insieme alla direttrice Wilma Zanelli, sua madre, ci facciamo portavoce. "Fermiamo la guerra. Fermiamo chi, nella stanza dei bottoni, vuole premere quel tasto." Difendiamo quel confine, quel tratto di terra a 30 chilometri dal confine russo. Anche le popolazioni che stanno di là, oltre il confine sono in stato di allerta.
Wilma Zanelli - Luxuryfoodandjob.com