Un'altra meraviglia italiana alle porte di Torino: la Palazzina di Caccia di Stupinigi, opera di Filippo Juvarra facente parte del circuito delle residenze sabaude in Piemonte.
Il territorio in età medioevale presentava già un piccolo castello, che anticamente difendeva il paese di Moncalieri: era dei Savoia-Acaia, ma passò sotto la proprietà di Amedeo VIII di Savoia quando l'ultimo degli Acaia morì nel 1418.
Da quel momento si alternarono diversi fortunati proprietari quali marchesi, duchi sino a quando le terre intorno al castello divennero luogo ideale per le battute di caccia dei Savoia, agli inizi del '700.
Anche Napoleone Bonaparte vi soggiornò, dal 5 maggio al 16 maggio 1805, lì egli discusse con le principali cariche politiche di Torino, accogliendo il sindaco, la magistratura e il clero, con a capo il cardinale Buronzo.
Nel 1832 la palazzina divenne di nuovo proprietà della famiglia reale.
Fu ceduta al demanio statale nel 1919 e nel 1925 fu restituita, con le proprietà circostanti, all'Ordine Mauriziano. L'opera bellissima, attrae l'interesse dei turisti e degli appassionati di architettura e storia.
Nel cortile della palazzina per diversi anni si è tenuto il “Gran Ballo dei Debuttanti”, una cerimonia per introdurre al ballo i giovani nichelinesi.
L'evento è particolarmente ambito. Le giovani partecipanti prescelte, ricevono lezioni di ballo, di bon ton. di trucco e portamento, indossando un bianco abito degno della più bella favola della storia: Cenerentola, che per quella sera avrà al suo fianco un aitante giovane ufficiale, dell'Esercito Italiano in uniforme.
La serata moderata all'insegna della fatidica domanda: "Chi è la più bella del reame", si sviluppa intorno a regole in cui il bello ed il buon gusto sono elementi principe.
Anche le ospiti indossano meravigliosi abiti da sera e da cerimonia dai mille colori, mentre i compagni al loro fianco, classici smoking evergreen.