"L’educazione estetica del mio spirito mi trascina irresistibilmente al desiderio e all’acquisto di cose belle" con questa frase, vogliamo riportare alla memoria, nel giorno del settantanovesimo anniversario della sua morte, il Vate, uomo che fece, nella sua vita, la ricerca assoluta del bello e del lusso e divenne, all'epoca, modello e ispirazione dei salotii modaioli della nostra capitale.
Di D'Annunzio si continua a parlare, a conoscere nuovi aspetti celati negli angoli più reconditi della sua vita privata e pubblica ed ogni aspetto è ancora motivo di stupore.
Facciamo un accenno al guardaroba del poeta, degno del suo appellativo “animale di lusso”, dotato d’impeccabile eleganza e ricercatezza. Creò uno stile nuovo, di raffinata sartoria italiana, che pose le basi del “Made in Italy”.
Le più note "Maison dell’epoca" come i De Nicola, i Lanutti confezionarono abiti ordinati dal D'Annunzio: centinaia di camicie e pigiami di seta, cravatte, 50 cappelli, vestaglie in stile Balzac, smoking, divise militari, cappotti a tre bottoni e 200 scarpe dai pellami pregiati ed infine circa 300 calzini..
Wilma Zanelli