Diana Zahariya conosce in un ristorante di Gubbio Andrea e sin da subito tra loro nasce un feeling.
Lui le insegna nozioni, riempiendola di libri e di consigli: "Studia, così per te sarà più semplice" ricorda Diana: "E mentre gli altri uscivano magari a divertirsi io ed Andrea restavamo a parlare di mise en place, di vini, portate, di come servire al tavolo, come stappare una bottiglia ecc...".
E così i rispettivi sogni, diventano condivisi e l'elemento portante della loro coppia: "Vorremmo crescere ed essere riconosciuti a livelli internazionali, aprire un'attività nostra, magari all'estero, visto che l'Italia non è terreno fertile per i giovani".
Diana parla diverse lingue: il russo, l'ucraino, l'italiano, masticando un po' di inglese (che sta studiando) e di portoghese.
Ora, nel clima freddo di La Thuile si trova bene: "Essendo cresciuta nei paesi dell'est, la neve mi mancava davvero tanto. Sono anni che non la toccavo precisamente da quando sono giunta in Italia.
Ne sentivo la nostalgia e qui in Valle d'Aosta avendola ritrovata, è un po' come essere tornata a casa. Devo ringraziare Andrea che ha voluto fare quest' esperienza lavorativa invernale, che mi ha permesso anche di fare 3 pupazzi di neve". dice divertita.
" Per dare al tuo futuro ristorante un'impronta luxury a ***** che cosa faresti?" le viene chiesto. "Coccole" risponde" Il cliente deve trovarsi a proprio agio.
Una sala con pochi commensali, 2 o 3 camerieri a tavolo, il servizio di mise en place espresso davanti al cliente, un locale in cui le luci giocano un ruolo fondamentale e fiori freschi di stagione ovunque".
Wilma Zanelli