La produzione di miele in Toscana risale all’epoca degli Etruschi.
La Toscana morfologicamente rappresenta l'habitat naturale per l'apicoltura e la produzione di un miele di ottima qualità. La Lunigiana, la provincia di Grosseto con la zona dell’Amiata e della valle dell’Ombrone, le province di Arezzo, Siena e Prato sono i luoghi principe per il dolce prodotto. I mieli hanno gusti differenti: particolarmente rinomato, nell’Alta Versilia e nell’Amiata, il miele di "castagno", colore marrone più o meno scuro e brillante dal gusto amaro forte.
Nella Lunigiana, si produce il miele di "acacia" giallo-chiaro, quasi trasparente e poi il miele "millefiori" dal sapore dolciastro con retrogusto amarognolo.
Si possono menzionare ancora, il miele di "popone", dal colore giallo ambra chiaro, profumo delicato ma persistente, il miele di "marruca", di colore ambra-oro, consistenza liquida e aspetto limpido e trasparente.
Ancora il miele di "sulla", inizialmente molto liquido, in seguito cristallizza divenendo molto compatto e poi il miele di "girasole", che si presenta cristallizzato, con colorazione giallo oro.
Il miele di "erba medica", che ha inizialmente consistenza liquida e poi cristallizza, dal colore ambrato, chiaro, il sapore lievemente aspro, prodotto nella zona di Prato ed infine il miele di "corbezzolo" dal gusto amaro e persistente.
Il miele è molto utilizzato nella cucina tipica Toscana, sia per la preparazione di dolci e biscotti, sia come accompagnamento più ricercato per i formaggi freschi o stagionati.