In questo clima estivo post lockdown, in cui regole e buon senso si scontrano con provvedimenti spesso discutibili messi in campo da improvvisati esperti, gestori di attività e commercianti, regole che poco hanno a che fare con una logica scientifica, diverse da città a città, quartiere a quartiere, regione a regione che confondono e fan perdere di vista l'obiettivo comune, c'è spesso da restare basiti.
In questo clima di contraddizioni, di partenze sospese, prenotazioni annullate, termometri ed igiene (mi raccomando oltre alle mani, non dimenticate di lavare anche le altre parti del corpo), nell'attesa di poter riprendere il piacevole viaggio alla ricerca del made in Italy in Ucraina, lo ricerchiamo in Italia, in cucina, nella cultura enogastronomica regionale.
Ci fermiamo a Saluzzo, nella provincia Granda e arriviamo in tempo per notare contraddizioni nella gestione del Covid in società, in altri termini, sur place e on the table.
Per questo scegliamo un ristorante sicuro. "2 Cavalli". Ambiente piacevole, distensivo, cucina che esalta la piemontesità, nella quale anche la carta dei vini propende in tal senso, gustiamo agnolotti ripieni di formaggio caprino, una tartare di fassona, capretto, tortino di nocciole in due versioni: caldo al cioccolato e "summer" con un fresco ice cream.
Ci sono molti aspetti da festeggiare: la fine di questa prigionia pandemica, cose personali, raggiungimenti professionali e progettualità future. Un abbraccio simbolico e silenzioso vola anche sulla terra dei cosacchi, dove vive una parte del mio cuore e dove attendo di poter tornare. The show must go on. Auguri a tutti i settori colpiti da questo disastro pandemico, alla ristorazione in primis, nella speranza che il merito e la meritocrazia possano riemergerere da una cultura generalista e vincere la politica pressapochista che ci fa galleggiare, in questo marasma, da decenni. E mentre vi organizzate per un viaggio, fate un planning di viaggio con le nostre guide turistiche in paper book e ebook distribuite da Amazon.
Wilma Zanelli
